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Riapertura in sicurezza per Epta

Epta ha seguito fin da subito con estrema attenzione l’evoluzione della situazione generata dall’emergenza sanitaria e ha messo in campo strategie per cercare di contenere la diffusione del virus. Alla luce dei Dpcm emanati, dal 14 aprile, è iniziata una graduale ripartenza dei siti produttivi.

Avendo sempre la salute delle persone come priorità, Epta ha adottato sin da subito tutte le precauzioni richieste dalla World Health Organization, nel rispetto delle prescrizioni governative.

Il Gruppo è infatti stato tra i primi a chiudere i suoi quattro stabilimenti italiani, poiché, percependo l’eccezionalità del contesto attuale, ha ritenuto prioritario prestare la massima attenzione alla salute e alla sicurezza di tutti i dipendenti, e indirettamente, delle loro famiglie e della collettività.

Alla luce dei Dpcm emanati, dal 14 aprile, è iniziata una graduale ripartenza dei siti produttivi, mentre le Divisioni After Sales, Service e Spare Parts sono sempre rimaste attive per assicurare il necessario supporto ai Clienti. Tutte le funzioni non direttamente collegate alla produzione, incluso l’headquarters di Milano, continuano ad operare in smart working.

Le settimane di chiusura degli stabilimenti sono state dedicate ad una pianificazione dettagliata delle attività. In questo periodo l’azienda si è trasformata e adattata ed è ora grado di produrre e soddisfare la domanda dei clienti, come sempre fatto, garantendo al contempo la sicurezza dei propri collaboratori, che lavorano con la consapevolezza di essere tutelati. È stata infatti compiuta una ristrutturazione profonda dell’organizzazione del lavoro, come ad esempio la gestione dei turni, rinnovato il layout e lo svolgimento dei processi produttivi. È stato altresì prioritario definire le misure di sicurezza e reperire i dispositivi di protezione individuale.

Con l’obiettivo di fornire un aiuto concreto in questo contesto, Epta rappresentata dalle famiglie Nocivelli e Triglio Godino, è scesa in campo pronta a fare la propria parte, spinta da un grande senso di responsabilità e di riconoscimento nei confronti dei territori in cui sono attivi i propri stabilimenti.

Da Limana (BL) a Solesino (PD), storiche sedi dei marchi Costan e Eurocryor e da Casale Monferrato (AL) a Pomezia (RM), storiche sedi dei marchi Iarp e Misa: il Gruppo ha voluto dare un segno concreto e tangibile della propria presenza, scegliendo di donare complessivamente oltre 1 milione di Euro per rispondere all’emergenza con iniziative mirate.

In particolare, un contributo di 500.000 € è stato destinato alla raccolta fondi in favore dell’Ospedale San Raffaele di Milano, attivata da Anima Confindustria Meccanica, di cui Marco Nocivelli, Presidente ed Amministratore Delegato di Epta è Presidente. Un gesto concreto e significativo, volto a triplicare le unità di terapia intensiva, dotando l’ospedale di un’aggiuntiva tensostruttura per la terapia intensiva e, nel medio-lungo termine, a sostenere lo studio di un vaccino. Il San Raffaele è stato infatti scelto in quanto uno dei più brillanti esempi di ricerca scientifica a livello internazionale.

«In questi mesi sono state molteplici le situazioni di difficoltà che gli enti territoriali hanno cercato di fronteggiare al meglio, mettendo in campo tutti i mezzi a propria disposizione. Ma le risorse non sempre bastano» – Interviene Marco Nocivelli Presidente ed Amministratore Delegato di Epta, che prosegue – «Per questo motivo abbiamo deciso, guidati da un forte senso di responsabilità, di offrire il nostro sostegno a tutti quei luoghi in cui Epta è presente. Un segnale della volontà dell’Azienda di restituire al territorio quanto ricevuto e mantenere un forte legame con le proprie radici, esprimendo la nostra gratitudine e facendo sentire la nostra vicinanza».

 

www.eptarefrigeration.com